Da cosa dipende

Il Comune di Vercelli, tramite l’ Informagiovani ed il Settore Politiche Sociali (nello specifico il Centro Famiglie “Villa Cingoli”) ha partecipato al Bando della Regione Piemonte per “PROGETTI di PREVENZIONE delle NUOVE DIPENDENZE” con la collaborazione dell’Asl di Vercelli e l’Ufficio pastorale giovanile dell’Arcidiocesi di Vercelli.

OBIETTIVI

Obiettivo principale è stato la promozione della prevenzione dei fenomeni di dipendenza giovanile attraverso l’attivazione e lo sviluppo delle competenze di operatori giovanili (youth worker e animatori) al fine di ampliare la platea dei destinatari finali – specie adolescenti –  nel numero, nell’efficacia e nell’impatto di medio periodo. 

E’ stato realizzato un percorso formativo rivolto ad animatori giovanili e alcuni giovani (18-29 anni) per la  progettazione attiva di percorsi di animazione destinati agli adolescenti. I primi beneficiari del percorso pertanto sono stati i giovani animatori coinvolti e successivamente, con effetto moltiplicatore, numerosi gruppi giovanili del territorio.

Obiettivo secondario è stato lo sviluppo di collaborazioni della rete territoriale, sia tra enti pubblici che con il terzo settore, anche in sintonia con la rete per la “Comunità Educante” promossa dal Centro territoriale per il Volontariato di Vercelli.  

TEMATICHE 

Il percorso educativo formativo si è articolato su 4 tematiche specifiche: 

  1. Promozione di stili di vita sani: il benessere psico-fisico,  l’attività fisica e lo sport, lo sviluppo di interessi culturali ed espressivi, la sana alimentazione ed i disturbi alimentari, le relazioni sociali;
  2. Sostanze legali ed illegali: definizione del significato di legale e illegale, gli aspetti psicologici e psicopatologici, gli aspetti eziopatologici specifici/clinici/sociali/familiari e gli aspetti legislativi;
  3. Corretta gestione delle nuove tecnologie: la comunicazione verbale e non verbale,  il significato di relazione sociale, la conoscenza delle nuove tecnologie (obiettivi, punti di forza e punti di criticità),  le dinamiche multimediali e dinamiche sociali;
  4. Prevenzione del gioco d’azzardo on-line: le regole del gioco d’azzardo, l’offerta di gioco, prevenzione del gioco patologico, linee guida per la gestione del gioco. 

MODALITA’

Da maggio a settembre alcuni formatori hanno approfondito le tematiche attraverso un lavoro di gruppo in cui i contenuti sono stati poi rielaborati per creare attività e tecniche di animazione da proporre successivamente agli adolescenti. 

Nei mesi estivi gli animatori hanno proposto le attività con uno o più gruppi di adolescenti, che sono poi state rielaborate in un incontro di verificare con i formatori a settembre/ottobre.

Ad ottobre è stata infine organizzata una serata informativa aperta a tutta la cittadinanza per raccontare il percorso svolto, e in cui operatori del Servizio di Psicologia e del SerD dell’Asl di Vercelli e delle Politiche Sociali hanno fornito alcune informazioni su percorsi specifici.

È stato inoltre realizzato un piccolo opuscolo in cui è stato brevemente raccontato il progetto e sono state inserite delle informazioni sintetiche rispetto ai servizi territoriali e specialistici, un modo per trovare facilmente ciò che serve.

IL CENTRO FAMIGLIE 

Gli operatori di Villa Cingoli hanno partecipato ad uno degli incontri formativi dei ragazzi per fornire informazioni per il riconoscimento e/o il sostegno alle persone in condizioni di svantaggio: come aiutare un animatore a riconoscere un ragazzo che potrebbe essere in difficoltà, quando è necessario parlare con gli adulti di riferimento, come indirizzarli a servizi specialistici per un sostegno, quali sono i servizi a supporto dei ragazzi e dei loro genitori. 

Il nostro contributo è stato orientativo perché per aiutare i ragazzi è necessario prima di tutto avere le corrette informazioni.

Inoltre alcune delle tematiche trattate nel progetto “Da cosa dipende”, come la seduzione delle nuove tecnologie che spesso toccano la vulnerabilità dei giovani, le analogie e differenze tra le relazioni concrete e quelle in rete, la diffusione delle sostanze illegali, il rapporto tra coetanei e adulti di riferimento, sono state poi un trampolino di lancio per il progetto formativo che il Centro Famiglie ha organizzato per i genitori di figli adolescenti “Mio figlio ha l’adolescenza”.