Cos’è
È un servizio rivolto ai genitori In via di separazione/già separati/divorziati affinché possano continuare ad essere padre e madre, protagonisti insieme della crescita e dello sviluppo dei propri figli. È rivolto alle coppie, alle famiglie e finalizzato a riorganizzare le relazioni familiari con l’aiuto di un mediatore che aiuta i genitori nel mediare e stabilire gli accordi, in funzione dei bisogni del nucleo familiare, con particolare riguardo agli interessi dei figli.
A chi è rivolto:
Il servizio è rivolto alla coppia, sia coniugata che convivente, con figli e senza, che sia in fase di separazione o che sia già separata o divorziata,
Almeno un componente il nucleo deve essere residente nel Comune di Vercelli o nei Comuni convenzionati: per sapere se il tuo comune è convenzionato visita il sito della Regione Piemonte Enti Gestori Socio Assistenziali.
E’ necessario essere in possesso di ISEE per i Minorenni inferiore o uguale ad € 38.000,00 e in questo caso il IL SERVIZIO È GRATUITO .
Se i richiedenti il servizio sono in possesso di ISEE maggiore di € 38.000,00 possono, se lo desiderano, fare la mediazione privatamente con costi totalmente a loro carico e derivati da accordi privati con il Mediatore.
Come si accede:
La mediazione offerta dal Centro richiede una adesione volontaria e consensuale delle persone che vi accedono, ed è confidenziale.
I soggetti che intendono usufruire degli interventi di Mediazione Familiare
- devono scegliere volontariamente ed autonomamente il Mediatore Familiare fra quelli iscritti nell’elenco aperto comunale;
- provvedere a contattarlo per verificare insieme se ci sono le condizioni per accedere al servizio di Mediazione;
- firmare il Patto per la Mediazione Familiare che sarà loro proposto dal Mediatore e che sarà da trasmettere, unitamente alla richiesta del servizio, al Comune di Vercelli. Il modello del Patto verrà fornito dal Mediatore prescelto;
- presentare la domanda, debitamente redatta e compilata in ogni sua parte e sottoscritta dal richiedente unitamente al Patto di Mediazione. È possibile l’invio della domanda congiuntamente o separatamente, purché entrambi gli interessati presentino la richiesta. Non sono necessari invii dagli eventuali avvocati.
Le domande, che devono essere compilate sul modello approvato dal Comune di Vercelli e il Patto per la Mediazione familiare possono essere trasmessi con una delle seguenti modalità:
- consegnati a mano all’Ufficio Protocollo del Comune di Vercelli;
- via mail preferibilmente in formato PDF, alla PEC comunale: protocollo@cert.comune.vercelli.it La PEC è costantemente monitorata e riceve messaggi anche da indirizzi mail non certificati;
- online dall’ home-page del sito istituzionale dell’Ente, sezione servizi on line “Filodiretto con il cittadino” previa autenticazione o accesso con SPID. https://www.comune.vercelli.it/servizi-on-line/innovazione-smart-city/filodiretto-cittadino
Alla domanda deve esser allegata copia di un documento d’identità non scaduto (del/dei sottoscrittore/i).
Il percorso di mediazione familiare:
- aiuta la coppia genitoriale ad acquisire potere decisionale attraverso un contesto di gestione e soluzione di problemi;
- aiuta ad elaborare il disagio che nasce dalla separazione e a produrre dei cambiamenti adeguati ai bisogni di ciascuno;
- aiuta la coppia genitoriale a riflettere sulle manifestazioni emotive dei figli, permettendo un’adeguata tutela dell’equilibrio psicofisico dei minori, dei loro diritti e interessi;
- garantisce la massima riservatezza;
- prevede di norma 10/12 incontri della durata di un’ora e mezza circa all’interno di un percorso strutturato in varie fasi: accoglienza iniziale, pre-mediazione, mediazione, negoziazione e definizione degli accordi;
- può essere avviato in ogni fase del percorso di separazione e/o divorzio, prima o anche dopo essersi rivolti al Tribunale e/o ai propri avvocati;
- può essere intrapreso anche quando vi siano difficoltà nel mettere in atto gli accordi di separazione e/o divorzio già adottati.
Scadenze: Il servizio è sempre attivo
Dove:
Il Servizio si svolge presso lo studio del Mediatore Familiare
Con chi?
Con il Mediatore che è stato scelto tra gli iscritti all’Albo. Normalmente si tratta di un avvocato, di uno psicologo o di un operatore del sociale che si è poi ulteriormente specializzato attraverso appositi corsi post laurea.
Il mediatore familiare è un esperto nella gestione dei conflitti: deve saper riconoscere il tipo di conflitto esistente, capire con quali modalità la coppia litiga e affronta il disaccordo; deve fare un’analisi del contesto, riconoscere valori e sentimenti, interessi ed esigenze delle persone che si rivolgono a lui al fine di capire se ci siano i presupposti per attivare una mediazione.
Domande frequenti:
Che cosa non fa il mediatore familiare?
- non sostiene nessuno in particolare
- non riporta a nessuno ciò che viene a sapere nel corso della mediazione perché è tenuto al segreto professionale (non può rendere testimonianza in tribunale);
- non giudica perché il suo compito è ascoltare e proporre,
- non fa’ psicoterapia di coppia ma aiuta a ricostruire relazioni nel nucleo famigliare
A chi non può essere utile la mediazione familiare?
La mediazione familiare non può essere utile:
- a chi non vuole cooperare;
- a chi fa in modo che la conflittualità diventi dominante e distruttiva;
- a chi non cerca di capire e rispettare punto di vista dell’altro;
- a chi intende usare i figli (o le richieste di tipo economico) come strumento di ricatto e di vendetta.